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Ingrid Sala
InOltre

Meditation 1 - 2012
Stampa (duna Sossuslvei, Namibia), collage e colore.

ombre e luce da finestra, blu - 2016
Stampe e colore

maschile e femminile - 2017
stampe e colore

The Mother - 2018
Stampe e Colore

we come from the star- 2016
Stampe e colore

Puer-Senex e LeEtàdell'Uomo - 2019
Stampe (Tempio di Ta Prohm Cambogia), Collage e Colore


Nuovo Orizzonte - 2014
Rainbow (section tree), stampe, collage e colore.
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Se sull'origine delle immagini ci si possa interrogare, quale la loro provenienza misteriosa?
Una delle antiche cosmogonie, storia della creazione del mondo, ci racconta che "in principio era il
Verbo”.
Logos.
Vibrazione, suono, energia.
In-form'Azione.
L'etimologia della parola archetipo, dal greco antico ὰρχέτυπος, porta con sè significati di "Arché", principio, inizio, originale e "Típos", forma, modello, esemplare.
Nella cultura occidentale la psicologia del profondo ci parla di archetipi e di inconscio collettivo.
Gli archetipi vengono definiti strutture psichiche di base.
“Prodotti” delle esperienze primordiali dell’umanità relative gli aspetti fondamentali della vita.
Tappe di quel processo chiamato di individuazione. (......)
Tendenze a dar forma a singole rappresentazioni di uno stesso motivo, che, pur nelle loro variazioni individuali, anche sensibili, continuano a derivare dal medesimo modello fondamentale. ......
Matrici.
Codici a caratterizzare e influenzare il nostro rapporto, vissuto e percezione della realtà e della vita. (......)
Principi primi, fattori dinamici, con una loro "iniziativa" e specifica energia, che si manifestano altrettanto spontaneamente che gli istinti.
Che non sia possibile entrare in rapporto diretto con un archetipo, ma che sia possibile percepire i suoi effetti in immagini simboliche e ogni genere di manifestazione psichica: sogni, sintomi nevrotici, visioni, arte, fantasia, prodotti dell’immaginazione libera, oltre che nei miti, nelle fiabe e nelle religioni.
I linguaggi dell'anima.
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Dell' Immaginale, l'approccio all'esistenza dalla consapevolezza che tutto sia immagine, sogno, proiezione,.... e in questa visione e prospettiva non esista oggetto materiale permanente, ma una grande imago che abbia origine da quella soglia liminale,
tra,
conscio e inconscio, vita e morte, visibile e invisibile e tutti gli opposti.
Che il concetto delle immagini sia presente in tutte le culture e tradizioni spirituali ed esoteriche del mondo. Nell'induismo, ad esempio, l'antico Linga Purana racconta che il dio Shiva generi l'esistenza facendone onde pulsanti. Esistenza che, "..... come luce di lampo, appare e svanisce, ......” nell'alternarsi incessante di morte e rinascita. Di creazione, conservazione e distruzione.
E che la grande Imago,
nella tradizione buddista come Ruota del Samsara, Ruota del Divenire o dell'Illusione,
sia immagine olografica in cui il Tutto è nella parte e la parte è nel Tutto, e in cui l'archetipo, come eidola, divinità, generi da essa tutte le altre immagini come fine.
Telos. Mito, Poiesi. .….................
"Ben oltre le idee di giusto o sbagliato, c'è un campo.
Ci incontreremo là." scriveva nel XIII secolo il poeta e mistico Gialal al Din Rumi.
Oggi scienziati e ricercatori contemporanei ci parlano di campi morfici, morfogenetici.
Di campo di coscienza, di “Matrice Divina”.
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Alcuni dei testi della bliografia di riferimento:
C.G. Jung, L'uomo e i suoi simboli;
Gli archetipi dell'Inconscio collettivo;
J. Hillman, Il Codice dell'Anima;
H. Corbin, Mundus Imaginalis;
Selene Calloni Williams, James Hillman, Il cammino del fare Anima e dell'ecologia profonda;
Gregg Braden, La Matrix Divina;
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