Uno dei propositi più diffusi di inizio anno.
Corrisponde a quella serie di buone pratiche,
(alimentazione, assunzione di tisane o integratori, digiuni, lavaggi intestinali,.....)
che facilitano la depurazione e la disintossicazione, aiutando l’organismo a smaltire ed eliminare tossine ed eccessi, andando a ristabilire l’equilibrio fisico e non solo.
Sconsigliati i rimedi drastici,
si può partire dal bere una quantità di 2-3 litri di acqua al giorno eliminando tutte le altre bevande, fatta eccezione per the (verde, bianco, matcha,....... ma non nero) e tisane,
ed è per esempio possibile procedere abbracciando per un arco di tempo (da un tot di giorni a qualche settimana) una dieta detox, che, diversamente da una dieta dimagrante il cui obiettivo principale è perdere peso, conduce alla detossinazione e alla depurazione.
Le varianti e possibilità proposte in questi ultimi anni sono innumerevoli.
Spesso si procede nell'individuare quegli alimenti da sospendere
(per esempio quei cibi che appesantiscono gli organi deputati a smaltire le tossine: fegato, milza e reni, o quelli che contribuiscono a creare infiammazione intestinale,....),
nutrendosi nel frattempo solo di ciò che favorirà il processo.
Consolidate dall'esperienza di molti esperti in materia, in linea generale, l'individuazione di buone e sane pratiche alimentari ormai condivise da molti approcci, come
il procedere nell'eliminare i “bianchi”.
Principalmente 5, frutto delle raffinazioni a togliere loro i fondamentali nutrienti, eliminarne le proprietà fondamentali e facendo si che questi cibi aumentino l'apporto degli zuccheri nel sangue provocando stati infiammatori e innalzamenti della glicemia, questi alimenti sono:
. latte di mucca e derivati;
. le farine bianche;
. lo zucchero bianco;
. il riso bianco;
. e il sale bianco;
da poter sostituire con le ormai innumerevoli varianti integrali reperibili in commercio.
Per quanto riguarda poi invece più nello specifico la detossinazione invece, le varianti e le possibilità in questi ultimi anni sono innumerevoli.
Di base si prevede un’alimentazione più ricca di acqua e alimenti vegetali che permettono di saziarsi e di apportare all'organismo un buon contenuto di fibre, vitamine e sali minerali.
Ed è possibile procedere nell'eliminare per un periodo di tempo (solitamente di 3 settimane):
. latte e derivati tranne il burro, il parmigiano con una lunga stagionatura (36-40 mesi) e alcuni formaggi non troppo pastorizzati;
. gli zuccheri di qualsiasi tipologia (in alcuni casi compresa la frutta con una consigliata integrazione di vitamine durante il periodo), il miele e i dolcificanti soprattutto artificiali;
. l'alcool;
. il caffè;
. i prodotti confezionati realizzati con l'utilizzo di additivi alimentari (esaltatori di sapidità, coloranti e conservanti....);
impostando una dieta di rotazione varia e equilibrata caratterizzata dall'introduzione di
farine e alimenti integrali, tanta verdura, zuppe e tisane, il corretto apporto di proteine dato da uova, legumi, semi oleosi (non tostati né salati) e per gli onnivori carne e pesce sempre consigliati da allevamenti da pascolo, non intensivi o il più possibile privi di agenti inquinanti.
Nei primi giorni della disintossicazione potrebbero insorgere mal di testa, diarrea o nausea, sintomi dovuti dall'interruzione della assunzione di alcuni alimenti che provocavano assuefazione, Sintomi che poi, lentamente già dal primo o entro i tre giorni, dovrebbero tendere a diminuire fino scomparire.
Nel caso in cui però dovessero prolungarsi per più tempo è consigliato contattare il proprio medico o chi per esso (dietologo, nutrizionista, naturopata, terapeuta....)
Anche il test delle intolleranze alimentari può risultare un valido alleato a individuare verso quali cibi manifestiamo una reazione, causando un indebolimento e sintomatologie a emergere (spesso in caso di intolleranza data da un accumulo di quella sostanza),
o, viceversa, a poter verificare quali ci danno energia.
Le differenze fondamentali tra allergie, intolleranze alimentari, sensibilità e tossicità, in breve possono venire descritte come:
Un'allergia è considerata una reazione anomala del sistema immunitario (respiratoria, cutanea,...) in riferimento a uno specifico alimento o di alcune sostanze contenute in esso.
Un'intolleranza invece è una reazione avversa a un determinato alimento che viene assunto, che può produrre sintomi fastidiosi (sonnolenza, emicranee, disturbi gastrici o intestinali,...).
A volte corrisponde a una carenza di enzimi che non permette di processare le sostanze ingerite,
altre volte a una sensibilità ad alcuni alimenti che, se ingeriti per lunghi periodi, non riescono più a venir "trasformati", accumulandosi e diventano tossici per l'organismo.
Le reazioni da intolleranza quindi possono essere più o meno serie a seconda della soggettiva sensibilità e in riferimento alla quantità dell'alimento non tollerato ingerito, manifestandosi attraverso sintomatologie da lievi a gravi, ma a differenza di alcune allergie mai letali.
Così, una semplice osservazione da poter fare, per cominciare, è quella di comprendere se ci sono degli alimenti che vengono assunti con regolarità ogni giorno, procedere limitandone l'assunzione o già sospendendoli per un periodo, e integrando altri alimenti come parte di una equilibrata dieta di rotazione.
Per quanto mi riguarda, possibilità proposta a disposizione è quella di poter procedere “domandando” direttamente al corpo, avvalendosi del test Kinesiologico muscolare*.
Il test ci permetterà di
poter individuare gli alimenti che causano indebolimento, del corpo e energetico,
stabilire un periodo di tempo nel quale sospenderne l'assunzione,
per poi ritestarli e reinserirli al termine impostando una equilibrata dieta di rotazione.
In questa fase ricevo a Villasanta, MB.
Un incontro ha una durata di 2 ore circa.
Per contatti info, prenotazioni 3931867515 - infoinoltre55@gmail.com
*il test kinesiologico muscolare è considerato uno degli strumenti meno scientificamente attendibili in campo di intolleranze alimentari
nonostante questo, chi se ne è avvalso e avvale, ha potuto trovare beneficio soprattutto in combinazione all'impostazione di una corretta dieta grazie alla quale poter procedere alla depurazione e reinserimento degli alimenti a rotazione.
Nel caso però in cui siano manifeste particolari sintomatologie verrà comunque consigliato il rivolgersi al proprio medico di fiducia per poter verificare la presenza di eventuali allergie prima di poter procedere.
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