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Solstizio d'estate




Solstizio d'estate!

Sol sistere, giorno più lungo dell'anno nell'emisfero boreale in cui il sole raggiunge lo zenit nel punto più alto del cielo,

come fermandosi,

per poi ricominciare a discendere fino all'opposto culmine di quello invernale.

Sole che nel suo moto annuale percorre un cerchio a collegare i quattro punti cardinali formando una croce inscritta in quell'"anello", in cui gli Equinozi si collocano sull’asse orizzontale e i Solstizi invece alle estremità dell’asse verticale.

Nella ciclicità cosmica corrispondono ai momenti di simbolico passaggio tra il mondo terreno e quello dell’immaterialità, a permettere il cammino tra cielo e terra nell'alternarsi del moto ascendente e discendente di luce ed ombra, verso il mondo infero e verso la divinità.

Nella tradizione greca erano chiamati rispettivamente “Porta degli dei” e “Porta degli Uomini”.

L’una volta a nord (perchè in quello d'estate il sole si trova a nord dell’equatore celeste) e l'altra a sud.

Per gli antichi romani invece Giano e Vesta, i due volti di un Dio, Signore delle due porte e vie a disporre della chiave d'oro e di quella d'argento.

Chiavi ad aprire e chiudere il ciclo dell’anno,

a introdurre l'iniziato ai segreti, ai misteri,

e a dare accesso alle vie dei cieli e degli abissi, alla trasmutazione.


E riti esoterici per celebrare lo scorrere dei giorni e l’alternarsi delle stagioni sono parte delle tradizioni dei popoli di tutto il mondo.


Così, in particolare per quanto riguarda il solstizio,

nell'antica Tradizione Cinese, quello d'Estate trova corrispondenza con il momento in cui l’energia terrena femminile (YIN) nasce e cresce rafforzandosi, mentre quella solare maschile (YANG) diminuisce.

E la celebrazione estiva è una festa della Terra, elemento divino femminile, da cui la cultura occidentale è andata via via sempre più allontanandosi, prestando attenzione soltanto o quasi invece a quello maschile.

Ricorrenza stagionale pagana con i suoi riti dedicati al ciclo dell'agricoltura e della natura parte delle religioni europee pre-cristiane.

Per i Celti festa della dea Litha,

magia del cerchio o della spada di luce nei siti monolitici di uno dei quattro sabba minori della ruota dell’anno,

che poi nella cristianità ha trovato corrispondenza con i rituali per San Giovanni.

Dai falò propiziatori per l'agricoltura,

alla raccolta delle erbe spontanee e delle piante officinali, vischio, melissa, menta, maggiorana, artemisia, arnica, …. e l’iperico o erba di San Giovanni che raggiunge l’apice della fioritura proprio nei giorni del Solstizio, erbe che se raccolte in questa giornata vantano proprietà prodigiose (si tramanda di mazzetti di erbe sotto il cuscino a favori re sogni divinatori), risanatrici e medicamentose,

alla tradizione dell'acqua odorosa dell'esporre alla luce della luna durante la notte una brocca d’acqua, pietre e cristalli, che si ricaricheranno di energia positiva,

o ancora del contemplare l'alba per poter osservare il sorgere del sole meditando sulle sue qualità e sul suo destino, il suo apice che coincide con l’inizio del suo declino,

.....

nel periodo che va dal 21 al 24 giugno l'entrata nella nuova stagione estiva in tutta la sua rigogliosa prosperità.



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